Puoi vivere il tuo lavoro attenendoti scrupolosamente alle tue mansioni. Fare-quello-che-ti-viene-chiesto. Non un passo in più.
Puoi viverlo in modo proattivo, non limitandoti a fare solo il compitino. Magari mettendoci del tuo, proponendo innovazioni, ampliando il raggio d’azione del tuo ruolo. Con potenziale extra lavoro da sobbarcarti.
Chiaramente (quasi) ogni capo desidera avere nel suo team profili del secondo tipo.
Ora, mettendo da parte gli ovvi vantaggi per il capo o imprenditore di turno, penso che un approccio del secondo tipo sia parte essenziale di una ricetta per rendere qualsiasi lavoro un impegno più emozionante e coinvolgente. Siete d’accordo?
Buona giornata!
Francesco
Una buona dose di curiosità e voglia di esplorare rende piacevole la vita professionale; attenzione però al contesto dove si lavora. Ci sono imprenditori e aziende che valorizzano o quantomeno tollerano questo tipo di attitudine, altre invece apprezzano solo i "soldatini" che svolgono pedissequamente le istruzioni ricevute. Superfluo parlare della morte celebrale di questo collaboratore tipo e del suo valore aggiunto/rendimento.
Mah…per esperienza personale posso dire che ti vogliono proattivo solo finché segui i loro schemi e le loro regole, se proponi qualcosa che si discosti da quello che è sempre stato fatto, bene che vada si infastidiscono, alla peggio ti emarginano o fanno fuori