Tra i filosofi moderni che hanno riflettuto ampiamente sulla felicità, c’è sicuramente Alain de Botton. Nel suo libro "Le consolazioni della filosofia", esplora come i pensieri dei filosofi del passato siano applicabili ai problemi quotidiani della vita moderna, incluso il nostro perenne inseguimento della felicità.
Sintetizzando, De Botton sostiene che la felicità può derivare dall'accettazione delle nostre imperfezioni e dalla comprensione che non siamo soli nelle nostre ansie e nei nostri dubbi. Afferma che parte della nostra infelicità nasce dal confronto costante con gli altri e dalla nostra incessante aspirazione a ideali irraggiungibili.
Secondo Mr de Botton, dovremmo cercare consolazione nella filosofia, che ci offre prospettive e strumenti per affrontare le sfide della vita con maggiore saggezza e serenità. (Ok, qui sembra uno spot promozionale per una collana filosofica 🙃)
Dovremmo riconsiderare le nostre aspettative su ciò che la felicità realmente significhi. È qui il duro del lavoro…
Invece di perseguire il piacere costante o lo status sociale, dovremmo mirare alla crescita personale, alla realizzazione delle nostre potenzialità e alla costruzione di relazioni significative. (Però basta con la frase “devo diventare la migliore versione di me stessa/o 🙌🏻)
Come concluderebbe de Botton:
La felicità non è uno stato permanente o un obiettivo finale, ma piuttosto un processo che coinvolge accettazione, comprensione e gratitudine per le piccole gioie della vita quotidiana. Attraverso questa prospettiva, possiamo imparare a vivere con maggiore contentezza e soddisfazione.
Buona giornata felice!
Francesco