Riprendendo un passaggio di un articolo che mi ero salvato:
Ambizione o una semplice esigenza economica sono spesso un forte motore verso la ricerca di un nuovo lavoro.
Il datore di lavoro deve però tener conto che un salario più alto raramente costituisce l’unico motivo per cui un dipendente decide di cambiare lavoro.
A parità di altre condizioni che possono spingere il professionista verso nuovi lidi, un semplice aumento di stipendio si rivela spesso inutile.
A incentivare la ricerca di una nuova occupazione può inoltre essere il bisogno di nuovi stimoli e di nuove sfide, dopo che il vecchio lavoro, con il tempo, è diventato monotono e quindi noioso.
Anche qui, un contesto lavorativo statico e privo di nuove sfide può impigrire i dipendenti, portando a due situazioni altrettanto sfavorevoli. Da un lato, la perdita di entusiasmo e quindi produttività. Dall’altro, la spinta alla ricerca di un nuovo lavoro più stimolante.
Buona giornata!
Francesco
Ricerca di nuovi stimoli sicuramente.
Aggiungerei anche una valutazione obbiettiva del rapporto impegno vs risultato.
Se il vostro lavoro non rende e ne viene meno l'equilibrio con voi stessi (soddisfazione/autostima) e la famiglia meglio mettersi una mano sul cuore e cambiare aria.