Leggevo su LinkedIn questo status di Alice Marmieri che ha avuto molto seguito:
Ripetiamo tutti insieme:
persone che lavorano h24, 7 giorni su 7, senza una famiglia o una vita privata non sono dipendenti, non sono nemmeno manager e nemmeno dei leader..
..sono semplicemente degli schiavi.
Direi che la possiamo finire qui.
Quello che ho pensato a prima lettura è che persone che pretendono da altre persone questo stile di vita sbagliano. Direi che è fuori discussione.
Ma le persone che scelgono volontariamente di intraprendere questo stile di vita sbagliano? Si stanno auto-schiavizzando? Non credo. Ognuno è libero di fare quello che preferisce. A parte che non penso questa tipologia di persone così estreme sia diffusa… (ma non ho numeri a supporto). Penso inoltre che sia una questione di prospettive, ad esempio può benissimo essere che quello che da una prospettiva sembra schiavitù dall’altra sia una dedizione totale a un progetto o a un mestiere che fa sentire realizzati e felici.
Qual è la vostra opinione in merito?
Buona giornata!
Francesco
Si dice “annullarsi” nel lavoro; esiste anche annullarsi per i figli, annullarsi in un rapporto d’amore.
Credo la questione non sia in cosa o per chi ma lo scegliere di “annullarsi”. Lo dice il termine: dopo cosa resta di chi lo pratica? Il Nulla
Giusto o sbagliato, credo sia difficile se non inutile da giudicare. Una vita del genere mi sembra squilibrata e nella sua "unicità" non credo possa corrispondere alla complessità dei bisogni di un essere umano.
Credo di conoscere una sola persona che possa avvicinarsi a quella descritta e per quanto è sicuramente una persona che sta raggiungendo obiettivi professionali, nelle nostre conversazioni private non ha mai accennato alla felicità. Forse certe scelte sono vincolate a costrizioni interne, non per forza al capo/caporale di turno.