Riprendo un articolo di Paola Dondoli:
Spesso l’amore viene confuso con il bisogno, il bisogno di non essere soli, il bisogno di qualcuno che ci aiuta in tutto ciò in cui non ci sentiamo capaci… una stampella, insomma, sempre lì pronta a sostenerci.
[…] Talvolta, le persone accettano una relazione con la speranza di cambiare l’altro, per far diventare l’altra persona simile a se stessa, modellandolo a sua immagine e somiglianza, ma l’amore si nutre del segreto dell’Altro, del desiderio di scoprire una piccola parte dell’Altro ogni singolo giorno, della curiosità di conoscere quello straniero sconosciuto incontrato chissà come, dove e perché. Il fatalismo e il segreto sono altri due ingredienti dell’Amore che dura. Eppure spesso ci affanniamo a cercare quella sicurezza immutabile e invariante che si trasforma nella domanda costante “Mi ami?”, come se quelle due piccole parole e la relativa risposta potessero rappresentare la costante della vita amorosa.
Purtroppo, è esattamente l’opposto! La relazione che dura e che arde è proprio basata su quel dubbio, su quell’incertezza, che ogni partner cerca di trasformare ogni giorno, con il proprio donarsi, in un fantastico “SI”.
Buona giornata!
Francesco