Quante volte sappiamo cosa dovremmo fare, riconosciamo che è la scelta giusta per noi, eppure non la facciamo? (Riallacciandosi alla 6am 1571). Mi rendo sempre più conto che questa esperienza è molto comune e riguarda sia decisioni quotidiane (come fare esercizio fisico o seguire una dieta equilibrata) sia scelte più complesse (come cambiare lavoro o affrontare una relazione difficile).
Ma perché accade? E come possiamo superare questa resistenza?
A me vengono in menti n primis due motivi:
La paura del fallimento
Sapere cosa è giusto non sempre elimina il timore di fallire. La mente, per proteggersi, preferisce la “sicurezza” dell’inazione.
Rimedio: Cambiate il vostro rapporto con il fallimento. Consideratelo una parte essenziale del processo di crescita. Potete anche “simulare il peggio” chiedendovi: “Cosa succede se fallisco? È davvero così terribile?”. Spesso, la risposta è meno drammatica di quanto temiamo.
La mancanza di motivazione intrinseca
A volte sappiamo cosa dobbiamo fare, ma non lo desideriamo davvero. Potrebbe trattarsi di obiettivi che non ci appartengono, ma che sentiamo imposti dall’esterno (famiglia, società, azienda). Senza una connessione profonda con il “perché” di quell’azione, diventa difficile agire.
Rimedio: Chiedetevi “Perché voglio farlo? Per chi lo sto facendo?”. Se non trovate un motivo profondo, forse l’obiettivo va rivisto. Se invece il “perché” è chiaro, potete rafforzarlo visualizzando i benefici a lungo termine di quell’azione.
Buona giornata!
Francesco