Il monologo di Giovanni Allevi a Sanremo, a due anni dall'assenza dalle scene per un mieloma, è stato molto toccante.
Per la 6am ho scelto questo passaggio:
"Non molto tempo fa, prima di tutto questo, durante un concerto ho notato una poltrona vuota: mi sono sentito mancare", ha proseguito. "Eppure agli inizi suonavo di fronte a venti persone ed ero felicissimo. Oggi, dopo la malattia, non so cosa darei per suonare davanti a 15 persone. I numeri non contano. Sembra paradossale detto da qui, perché ogni individuo è unico, irripetibile e a suo modo infinito".
Giusto per ricordarci che nella vita è sempre questione di prospettive. E che ogni momento e ogni persona ha il suo immenso valore.
Buona giornata!
Francesco
Ciao Francesco, sul tema di apprezzare il momento in cui si vive e ripensare profondamente alla nostra cultura (occidentale?!) ti consiglio, se non l’hai letto “Accade sempre qls di meraviglioso” di Gotto. Molto bello!