Ho sempre pensato, ha affermato Lippi nel suo libro La squadra, che una squadra non può essere composta da due o tre giocatori che ti fanno vincere due o tre partite.
Per vincere un campionato del mondo è determinante che quello più bravo non si senta il più bravo. Ma che siano altri a considerarlo il più capace, perché solo allora si metteranno, naturalmente, al suo servizio. E questo avviene se il più talentuoso non pretende che gli altri lo considerino tale.
Per realizzare la continuità è fondamentale il ruolo del gruppo ed è essenziale la complicità fra tutti i giocatori. È determinante che ciascun calciatore pensi: “Io mi metto a disposizione di tutti”, e non “Voglio tutti a mia disposizione”.
Noi abbiamo vinto i Mondiali come squadra e non perché fossimo i più forti in assoluto. Ho avuto la fortuna di avere dei giocatori fantastici che hanno compreso, esaltato ed oggettivato il concetto di “gruppo”.
Buona giornata!
Francesco
*6am inviata il 23 maggio 2018