Propongo una riflessione di Brianna Wiest, una giovane poetessa e giornalista americana.
Gli animali non danno un voto o un giudizio alle loro esistenze, quindi non hanno l’ambizione di essere migliori, di fare di più. Noi invece sì.
Eppure, se crediamo che la nostra vita per essere bella debba apparire patinata e senza difetti, non abbiamo capito proprio niente. Siamo condannati all’insoddisfazione.
Non siamo stati programmati per essere più di quello che siamo. Tra i nostri obiettivi non c’è quello di andare oltre l’umano, ma quello di trovare la nostra dimensione al suo interno. I saggi ci insegnano che il disordine e la semplicità della vita quotidiana sono il nostro habitat naturale, e che la smania di un “di più“ esterno è un meccanismo dell’ego.
Buona giornata!
Francesco