Saper distinguere i propri sentimenti dai propri pensieri può essere utile.
Mentre i sentimenti non sono discutibili, i pensieri possono essere sfidati, rivisti o sostituiti, in particolare quelli autocritici. A riguardo ho letto un articolo lunghetto ma interessante su Psyche. Un piccolo estratto:
“Un buon modo per distinguere i sentimenti dai pensieri è ricordare che i sentimenti spesso possono essere riassunti in una parola - nervosi, felici, sorpresi, spaventati, invidiosi - e i pensieri sono le idee che guidano o seguono i sentimenti.
Questa è una distinzione importante perché, sebbene sia difficile cambiare o controllare le emozioni scomode, puoi scegliere tra una serie di strategie di coping per rispondere in modo produttivo alle tue trappole di pensiero.
Per aiutarti a capire e separare le connessioni tra sentimenti e pensieri, esercitati ad etichettarli ogni volta che ne hai l'opportunità.
Ad esempio, se durante una cena, il tuo ospite improvvisamente si è zittito e hai pensato: "Non gli piace parlare con me", riconosci che stai lavorando con un pensiero che potrebbe o non potrebbe essere vero, e poi considera la sensazione che è venuta con quel pensiero. Un esempio di un modo più accurato per descrivere cosa è successo è: "Quando ha taciuto durante la cena, mi sentivo triste perché pensavo che non gli piacesse parlare con me".
Ricorda che i sentimenti non sono discutibili: senti solo come ti senti, anche quando vorresti farlo. I tuoi pensieri, d'altra parte, possono essere sfidati, rivisti o sostituiti con quelli più realistici e utili.”
Buona giornata!
Francesco