Leggevo che nel suo team Jannik Sinner ha anche un consulente mental coach, che opera anche nel mondo della Formula 1 e della MotoGP.
A tal proposito, questo coach in una intervista ha dichiarato:
La cosa importante è che l’allenatore mentale non diventi la stampella per chi “zoppica”: se l’atleta ha bisogno di un supporto psicologico ad ogni partita significa che è debole. La personalità forte è quella che ha pochissime persone intorno. Cerca l’essenziale. Come Sinner.
Non ricordo mai di aver visto uno Jannik negativo che chiede aiuto, neppure dopo il match point sprecato contro Alcaraz agli US Open 2022. Anzi, sono momenti in cui indaga ancora più su se stesso, in cui cerca di migliorare la reazione alla frustrazione che c’è, è umana. Di solito gli servono un paio di giorni per smaltirla. Direi che la sua forza, e lo ripete soprattutto dopo i tornei vinti, è continuare a lavorare e migliorarsi.
Buona giornata!
Francesco