Esprimendo il mio entusiasmo per la storia di Leonardo Del Vecchio e la sua ascesa con Luxottica (libro in lettura), ho ricevuto questo cinico commento:
“Uno su un milione”
Vero.
Ma se tutti quei milioni la pensassero così, se ogni imprenditore o aspirante tale si fermasse a fare i conti con la statistica, quanti di questi imperi nascerebbero? Quanti percorsi straordinari resterebbero inesplorati, e quante vette rimarrebbero senza conquistatori?
Nell'universo imprenditoriale, è l’ambizione e lo spirito di sfida alle convenzioni che scatena l'eccezionalità.
E poi, quante biografie incredibili leggeremmo?
Buona gionata!
Francesco
La narrazione dei grandi condottieri mi ha lasciato sempre indifferente e distaccato, la retorica è certamente frutto del bias di disponibilità....conosciamo la storia di successo (che è reale e consolidata) e si desumono acume e caratteristiche generali da applicare in "tutti" i contesti, quando per capire l'efficaci di quella caratteristica o quel comportamento , andrebbe studiato in tutte le applicazione che ci sono state e capire cosi l'efficacia generale del principio. Dal mio punto di vista è più interessante il contesto generale che ha prodotto certe vette... perchè in quegli ambiti se non era tizio era caio.. però, guarda caso, certe situazioni nascono quasi sempre in contesti specifici (silicon valley, etc..)